LiberAnagni chiede di riattivare la rete dei Comuni della Valle del Sacco e aprire un tavolo tecnico per la costituzione di un Consorzio di Bonifica
Quest’anno il Sindaco di Anagni Natalia, guarda caso proprio quando nel procedimento per l’A.I.A. sul Biodigestore è emerso che mancavano le attività di caratterizzazione (analisi) del sito in piena area SIN, ha richiesto al Ministero la “deperimetrazione” del SIN di Anagni sostenendo che nel nostro territorio non ci sarebbero problemi di inquinamento ma solo ostacoli agli insediamenti produttivi ed al lavoro.
La richiesta di Natalia, peraltro poi clamorosamente contraddetta dal suo stesso parere sanitario reso nel procedimento sul Biodigestore, è stata pure avallata dal presidente della Regione Lazio Zingaretti.
Questa iniziativa ha mostrato ancora una volta, ove ce ne fosse bisogno, la totale inadeguatezza dei nostri politici locali, i quali hanno deciso a tavolino di rinunciare all’analisi ed eventuale bonifica in un territorio certificato per legge come potenzialmente inquinato.
L’iniziativa di Natalia era palesemente contraria alla legge ed è stato il Ministero della Transizione Ecologica a ricordarglielo, con un atto formale che l’ha di recente bloccata sul nascere.
Iniziative sconclusionate come questa servono soltanto a fare cattiva pubblicità alla nostra terra e ad alimentare contrasti tra cittadini e classi sociali sui diritti fondamentali.
Far passare il messaggio che il lavoro andrebbe anteposto alla tutela dell’ambiente e della salute è una ignobile speculazione, perché serve solo ad approfittarsi dei bisogni essenziali delle persone.
Bisogna dunque cambiare prospettiva e per farlo occorre una visione politica che consideri la transizione ecologica e i fondi del PNRR come un’occasione da non perdere per risanare e riqualificare finalmente la parte del nostro territorio riconosciuta per legge come area SIN.
Per questo motivo LIBERANAGNI, proponendosi di inserire l’iniziativa nel programma elettorale del 2023, chiede all’amministrazione di riattivare fin da ora la rete dei Sindaci della Valle del Sacco, immotivatamente lasciata morire da Natalia dopo il lavoro di Bassetta, e di attivarsi in tutte le sedi istituzionali per far cogliere al nostro territorio le occasioni di riqualificazione e valorizzazione derivanti dal PNRR e dalla normativa SIN.
Inoltre, nel recepire le esperienze acquisite in questi anni, LIBERANAGNI chiede a tutti i soggetti interessati di aprire un tavolo tecnico per la costituzione di un CONSORZIO DI BONIFICA SIN DELLA VALLE DEL SACCO con funzione di aggregazione delle aree interessate, riduzione dei costi e ottimizzazione delle attività tecniche e burocratiche.
Questa soluzione è stata già adottata in altre realtà come Trento e potrebbe essere coltivata nella nostra area anche ricorrendo alle strutture di organismi pubblici già esistenti, come suggerito nel recente Convegno sul PNRR e le opportunità per la Valle del Sacco promosso dall’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Frosinone con il patrocinio dell’Ordine dei Geologi del Lazio e dell’Ordine dei Chimici e dei Fisici di Lazio Umbria, Abruzzo e Molise.
Coalizione Civica LiberAnagni